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Dare agli altri la colpa della propria infelicità è un esercizio di malafede collaudato, una tentazione alla portata di tutti. Ed è ciò che prova a fare anche il protagonista di questo romanzo. Almeno fino a un certo punto. Figlio unico di una strana famiglia disfunzionale, con genitori litigiosissimi e assediati dai debiti, è stato un bambino introverso, abituato a bastare a se stesso e a cercare conforto nella musica e nei propri pensieri. Cresciuto in una dimensione rigidamente mononucleare - senza mai sentir parlare di nonni e parenti in genere -, sulla soglia dell'adolescenza scopre che naturalmente un passato c'è, ed è anche parecchio ingombrante. Accade così che un terribile fatto di sangue travolga il protagonista facendo emergere i traumi fino a quel momento rimossi. Da un giorno all'altro entrerà a far parte di una famiglia nuova di zecca, in cui inaugurerà una vita di clamorosa impostura. Incontrerà personaggi affascinanti, viaggerà, frequenterà le migliori scuole e svilupperà un'insana passione per la letteratura, sulla scorta del disperato amore verso una cugina eccentrica, amante dei romanzi vittoriani. Ipocrisie, miserie, rancori e infelicità: pensava di esserseli definitivamente lasciati alle spalle, ma dovrà prendere atto che si tratta di veleni che infestano tutte le famiglie. Impossibile salvarsi. In questo romanzo Alessandro Piperno compie una sintesi delle sue identità romanzesche. Torna alla narrazione in prima persona ritrovando l'affabulazione pirotecnica, beffarda, iconoclasta del suo esordio, e la contempera con la vena introspettiva e dolente che percorre "Il fuoco amico dei ricordi". "Di chi è la colpa" è il nuovo romanzo di uno dei più grandi scrittori italiani, vincitore del premio Campiello Opera prima, del premio Strega e, in Francia, del Prix du meilleur livre étranger.
È notte fonda quando una banda di ladri specializzati in furti d'arte riesce a penetrare nel caveau della Princeton University rubando cinque preziosissimi manoscritti originali di Francis Scott Fitzgerald, assicurati per venticinque milioni di dollari. Sembrerebbe un'operazione audace e impeccabile se non fosse per una piccola traccia lasciata da uno dei malviventi. Basandosi su quell'unico indizio l'FBI parte immediatamente alla caccia dei ladri e della refurtiva, impresa che si rivela molto difficile. Ma chi può avere commissionato un furto così clamoroso? C'è un mandante o si tratta di un'iniziativa autonoma? Bruce Cable è un noto e chiacchierato libraio indipendente, appassionato di libri antichi che commercia in manoscritti rari. La sua libreria si trova a Camino Island, in Florida, ed è un punto di ritrovo per gli amanti della lettura. Molti scrittori vi fanno tappa volentieri durante i loro tour promozionali. Forse lui sa qualcosa in merito a questa vicenda? Mercer Mann è una giovane scrittrice che conosce bene quell'isola, dove era solita trascorrere le vacanze con la nonna quando era bambina. Ora è rimasta senza lavoro ed è alle prese con la stesura di un nuovo romanzo che non riesce proprio a scrivere. Chi meglio di lei può essere ingaggiata per indagare da vicino senza destare sospetti sulle misteriose attività di Bruce?
Tatiana Petrova, giornalista d'inchiesta coraggiosa e temeraria ha lasciato Mosca per un misterioso incarico da più di un mese. Tatiana è nota per le sue sparizioni durante le inchieste più impegnative, ma Arkady Renko, leggendario investigatore di Mosca e amante occasionale della donna, è sicuro che ci sia qualcosa che non va. Intraprende quindi un lungo e pericoloso viaggio per trovarla. Dalle rive del lago Baikal alla fatiscente Chita, Renko scopre che Tatiana sta seguendo l'ascesa del dissidente politico Mikhail Kuznetsov, un golden boy della moderna ricchezza petrolifera e il primo a rappresentare una vera minaccia al dominio di Putin in oltre un decennio. In una terra di sciamani e notti glaciali, ricchi oligarchi petroliferi del nord e mostri marini che si dice si aggirino nel lago più profondo del mondo, Renko ha bisogno di tutto il suo ingegno per salvare Tatiana.
Pietro da Morrone, umile frate eremita, salì al soglio pontificio nel 1294 con il nome di Celestino V, ma - convinto dell'impossibilità di conciliare lo spirito evangelico con i doveri del trono - rinunciò all'incarico. Agli occhi del suo conterraneo Ignazio Silone, il papa del "gran rifiuto" dantesco assurge a simbolo di chi antepone la purezza della coscienza alle lusinghe del potere e rappresenta la definitiva incarnazione dell'uomo che sceglie la libertà. Con L'avventura d'un povero cristiano Silone giunge al vertice del suo percorso umano, civile e letterario, dando al suo messaggio la forma narrativa di un dramma di straordinaria potenza ed efficacia.
Scritto neI 1917 e pubblicato nel 1919, "Demian" è la storia di un ragazzo combattuto fra due mondi, quello bello e pulito del bene e quello terribile, enigmatico eppur allettante del male. Protagonista è il giovane EmiI Sinclair, caduto sotto l'influsso di un cattivo compagno di scuola, Franz Kromer, che lo spinge a ingannare i genitori, rubare e discendere la china del peccato. Sarà un altro compagno, Max Demian, che sembra vivere fuori del tempo o uscire da un passato senza età, ad attrarre Sinclair e a liberarlo dal nefasto influsso di Kromer, guidandolo verso una concezione della vita straordinariamente complessa e misteriosa.
1806. Gli Stati Uniti inviano in Europa Mr. Pyle per cercare di "capire qualcosa" della convulsa realtà politica del Vecchio Mondo. Da Amsterdam alla Prussia di Federico Guglielmo, questo libro è il diario del suo viaggio e delle sue avventure di galante spia ante litteram , un diario scritto sui tavoli delle osterie o nei palazzi dei principi, per strada, sui campi di battaglia, tra i mille incontri con personalità come Goethe e Fichte, e un'indimenticabile folla di personaggi, ragazze da bordello, contadini, soldati.
Mamma Oca di storie ne sa una grandissima quantità... Siete nel letto o seduti in poltrona? Ogni occasione è quella buona! Aprite gli occhi, aprite le orecchie e di risate ne farete parecchie. Tante storie, filastrocche e rime con un grande poster e oltre 100 modi per dire buonanotte! Età di lettura: da 3 anni.
Ad accoglierci tra le pagine di questo romanzo è una donna, una scrittrice, che dopo essersi sentita ai margini per molti anni ha finalmente conosciuto il successo. Vive un tempo ruggente di riscatto, che cerca di tenersi stretto ma ogni giorno le sfugge un po' di più. Proprio come la figlia, che rifiuta di parlarle e si è trasferita lontano. Combattuta tra risentimento e sgomento per il tempo che si consuma la coglie Federica, la più cara amica del liceo, quando dopo trent'anni torna a cercarla. E riporta nel suo presente anche la sorella maggiore Livia - dea di bellezza sovrannaturale, modello irraggiungibile ai loro occhi di sedicenni sgraziate -, che in seguito a un incidente è rimasta prigioniera nella mente di un'eterna ragazza. Come accadeva da adolescenti, i pensieri tornano a specchiarsi, a respingersi e mescolarsi. La protagonista perlustra il passato alla ricerca di una verità, su se stessa e su Livia, e intanto cerca di riafferrare il bandolo della propria esistenza ammaccata: il lavoro, gli amori. Livia era e resta un mistero insondabile: miracolo di bellezza preservata nell'inconsapevolezza? O fenomeno da baraccone? Avvolti nelle spire di un'affabulazione ammaliante, seguiamo la protagonista in un viaggio che è insieme privato e generazionale, interiore e concreto. E mentre lei aspira a fermare l'attimo per non perdere la gloria, la sorte di Livia è lì a ricordare cosa può succedere se la giovinezza si cristallizza in un presente immobile: una diciottenne nel corpo di una cinquantenne, una farfalla incastrata nell'ambra. "Sembrava bellezza" è un romanzo sull'impietoso trascorrere del tempo, e su come nel ripercorrerlo si possano incontrare il perdono e la tenerezza, prima di tutto verso se stessi. Un romanzo di madri e di figlie, di amiche, in cui l'autrice mette in scena le relazioni, tra donne e non solo. Un romanzo animato da uno sguardo che innesca la miccia del reale e, senza risparmiare nessun veleno, comprende ogni umana debolezza.
Claire si è fatta male al ginocchio ma è stata coraggiosissima: agli amici che incontra lungo la strada racconta di essersi ferita affrontando un gorilla peloso, un gigante gigantesco, gli extraterrestri e tante altre creature spaventose... Fino a quando non arriva a casa dalla mamma che le domanda: «Cosa ti sei fatta?». Un classico della letteratura per l'infanzia finora inedito in Italia. Un albo che celebra la fantasia dei bambini, capace di colorare anche i più piccoli avvenimenti della vita quotidiana. Età di lettura: da 3 anni.
Mick Williams, giovane investigatore in erba, è molto interessato alle imprese di una banda di audaci quanto inafferrabili rapinatori di banche. Quello che certo non immagina è che ben presto la sua strada si incrocerà con la loro. Il suo amico Izzy, infatti, gli insegna come entrare di nascosto negli studi cinematografici Kellerman, da tempo in disuso e in attesa di venir demoliti per far posto a un grande albergo. È un luogo che custodisce troppi segreti, e tra i tanti misteri ce n'è uno che riguarda proprio la banda di rapinatori, che sembra capace di far perdere le proprie tracce come per magia. Quando però i due ragazzi se ne rendono conto, è troppo tardi: ormai sono nei guai fino al collo.
Armin e Wulf, figli del principe germanico Sigmer, vengono catturati da una pattuglia di soldati romani. Devono abbandonare la terra natale e il padre, per essere condotti a Roma. Sono principi, per quanto barbari. E saranno educati secondo i costumi dell'Impero, fino a diventare comandanti degli ausiliari germanici delle legioni di Augusto. Impareranno una nuova lingua, adotteranno nuove abitudini, un modo diverso di pensare. Diventeranno Arminius e Flavus, cittadini romani e giovani guerrieri stimati da tutta Roma, capaci di conquistarsi la fiducia dello stesso princeps Augusto. Ma il richiamo del sangue è davvero spento in loro? La fedeltà agli avi può portare alla decisione di tradire la terra che li ha adottati a favore di quella che li ha generati? Valerio Massimo Manfredi racconta, unendo alla perfezione esattezza storica e respiro epico, la vicenda straordinaria di due fratelli, due guerrieri, le cui scelte hanno portato a Teutoburgo, lo scontro decisivo tra Romani e Germani, la battaglia che ha cambiato il destino dell'Impero Romano e del mondo.
Ulisse, Odysseo, Nessuno: l'uomo dal multiforme ingegno, il mito che solca i mari è qui, in queste pagine, dall'infanzia all'ultimo viaggio e oltre, fino all'inaspettata eredità lasciata al nostro tempo.
Numidia, 62 d.C. Una carovana avanza nella steppa, scortata da un drappello di soldati agli ordini del centurione di prima linea Furio Voreno. Sui carri, leoni, ghepardi, scimmie appena catturati e destinati a battersi nelle venationes, i rischiosissimi giochi che precedevano i duelli fra gladiatori nelle arene della Roma imperiale. La preda più preziosa e temuta, però, viaggia sull'ultimo convoglio: è una giovane, splendida donna con la pelle color dell'ebano, fiera e selvatica come un leopardo... e altrettanto letale. Voreno ne rimane all'istante affascinato, ma non è il solo. Appena giunta nell'Urbe, le voci che presto si diffondono sulla sua incredibile forza e sulla sua belluina agilità accendono l'interesse e il desiderio dell'imperatore Nerone, uomo vizioso e corrotto al quale nulla può essere negato. Per sottrarla al suo destino di attrazione del popolo nei combattimenti contro le bestie feroci e toglierla dall'arena, dove prima o poi sarebbe andata incontro alla morte, Voreno ottiene il permesso di portarla con sé come guida nella memorabile impresa che è sul punto di intraprendere: una spedizione ben oltre i limiti del mondo conosciuto, alla ricerca delle sorgenti del Nilo che finora nessuno ha mai trovato. Spedizione voluta dallo stesso imperatore - su suggerimento del suo illustre consigliere, il filosofo Seneca - non solo perché spera di ricavarne grande e imperitura gloria, ma anche perché spera di allargare i confini delle terre conosciute ed estendere così i domini di Roma. E sarà proprio nel corso di questa incredibile avventura, fra monti e vulcani, piante lussureggianti e animali mai visti, che Varea - cioè "solitaria", come rivela di chiamarsi la donna - svelerà il proprio insospettabile segreto.
Ushuaia, 1978. Cristina Torres è una bella ragazza ventottenne che fa la guida alpina sui ghiacciai. Tornando a casa dopo un'escursione scopre che la madre è stata uccisa e il padre è scomparso, mentre un altro misterioso omicidio avviene nella apparentemente tranquilla cittadina della Terra del Fuoco. Tra Cristina e il padre Roberto c'è un rapporto molto speciale da quando l'uomo l'ha adottata all'età di cinque anni e l'ha educata con infinito amore e dedizione per farne il proprio "capolavoro". Decisa a ritrovarlo a tutti i costi, Cristina parte per un viaggio che la porterà dalla Patagonia fino a Buenos Aires, attraverso un paese oppresso dalla dittatura di Videla. In parallelo seguiamo le vicende di Dominic Klammer, un neurologo che nella Germania nazista prende parte al progetto dell'Aktion T4 nel castello di Hartheim, cercando di contrastare il protocollo volto all'eliminazione dei malati di mente. La sua è una lotta silenziosa, clandestina, che gli permette di salvare molte vite. Nel 1945, quando Berlino è assediata dalle bombe e i russi sono alle porte, Dominic conosce la dolce Magdalena che lo salva dalle macerie. La sua vita è a una svolta. A Buenos Aires, intanto, Cristina si stabilisce dall'amica Manuela e continua le ricerche del padre e dell'assassino della madre, aiutata in parte da Andrés, un poliziotto di Ushuaia da sempre innamorato di lei. Niklas, il fratello di Manuela, è un ragazzo dal fascino oscuro, ed è un membro dei Montoneros, i ribelli che organizzano azioni contro i militari: Cristina è attratta da lui, al punto da mettersi nei guai. Dalla Seconda guerra mondiale alla vicenda delle Isole Falkland nei primi anni Ottanta, Cinzia Tani imbastisce una storia in cui le vite dei protagonisti si snodano sullo sfondo di una precisa, vivacissima ambientazione storica, tra colpi di scena e avventure, in una vorticosa rincorsa verso un finale mozzafiato.
Aprite le porte a un pizzico di magia! Incantesimo dopo incantesimo, il giorno in cui Ella potrà frequentare la Scuola di Magia e diventare come Fata Mammetta è sempre più vicino. Certo, anche da Aspirante Fata le sorprese non mancano e nemmeno i guai! Chi mai avrebbe immaginato di incontrare una sirena o di vedere, durante la gara di scienze, un vulcano di cartone che sputa fuoco vero? Ma anche se non ha ancora imparato tutti gli incantesimi che le servono, Ella conosce già i segreti di una fata provetta: il gioco di squadra e un pizzico di ironia... Età di lettura: da 6 anni.
"Paura alla Scala" fu pubblicato nel 1949, dopo il successo de "Il deserto dei Tartari" e "I sette messaggeri". Nelle venticinque storie che compongono la raccolta si dispongono, con esiti letterari altissimi, i grandi temi della narrativa dello scrittore bellunese: il senso di solitudine di fronte alla vastità e all'inaccessibilità del cosmo; l'attesa di qualcosa che rompa l'incanto della mediocrità cui ci sentiamo fissati; l'impressione che esista un destino più forte degli uomini, che pure tanto si affannano per poi scoprire quanto sono modesti rispetto alle loro presunzioni. Ma il quadro non è tutto desolazione: non mancano, infatti, anche la spinta all'elevazione, all'amore, alla speranza, al compimento.
Seguito ideale di "Sulla strada", anche "I Vagabondi del Dharma" (1958) racconta le avventure dei beatnik impegnati nella ricerca, disordinata ma sincera, di una nuova verità che Kerouac e i suoi identificano con il Dharma dei buddhisti, il fine ultimo dell'universo e della vita. Il loro percorso spirituale è costellato di omeriche bevute nei ritrovi fumosi del quartiere cinese di San Francisco così come di esaltanti scalate fra le montagne della California; di meditazioni notturne nei boschi o sulle spiagge ma anche di orge ispirate a riti orientali. La prosa ora lirica ora umoristica di Kerouac, ricca di echi musicali, rende sempre avvincente e serrata la narrazione, che non rallenta neppure nelle pagine di più profonda meditazione e di più intenso lirismo descrittivo.
1944. Mancano pochi mesi, e poi soltanto qualche settimana, al D-Day. Gli Alleati hanno radunato una finta armata aerea e navale nell'East Anglia, in modo da dirottare l'attenzione dei tedeschi verso le spiagge di Calais e allontanarla dalla Normandia, dove è effettivamente previsto lo sbarco. L'inganno sembra funzionare. Ma un agente nemico ha scoperto la verità. Il suo nome in codice è "Die Nadel", l'Ago, perché è inafferrabile e perché la sua arma preferita per uccidere è uno stiletto. È un agente scelto da Hitler e risponde direttamente al Führer. Un uomo di straordinaria intelligenza, che vive in incognito a Londra senza che il servizio segreto inglese si sia mai accorto della sua esistenza. Ha scoperto il vero luogo dello sbarco e se riuscirà a raggiungere la Germania gli Alleati andranno incontro alla disfatta. Ma un ufficiale del servizio inglese di sicurezza e una giovane donna fuori del comune faranno di tutto per impedirgli di portare con sé il suo segreto... Edizione speciale per il 40º anniversario della pubblicazione. Con una nuova introduzione dell'autore.
"I temi che tocco con 'La giornata d'uno scrutatore', quello della infelicità di natura, del dolore, la responsabilità della procreazione, non avevo mai osato sfiorarli prima d'ora. Non dico ora di aver fatto più che sfiorarli; ma già l'ammettere la loro esistenza, il sapere che si deve tenerne conto, cambia molto le cose". (Dalla presentazione scritta da Calvino nel 1963) L'attività di scrutatore in un seggio elettorale diventa per il protagonista l'occasione per meditare su se stesso e sulla follia del mondo.