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La Ginzburg narra, in questo romanzo, la storia di una famiglia che in realtà non è più tale. Adriana, ritiratasi in campagna dopo la separazione da un marito ricco fallito; un figlio, Michele, che vive a Roma in uno scantinato circondato da amici sbandati quanto lui; un gruppetto di alcuni personaggi di contorno. Punto centrale e nodo della storia: il destino di Michele, ambiguo eroe di un'avventura di vita che, alle velleità artistiche ed erotiche di stile bohémien o hippy sottende ideali imprecisi. La trama in realtà non esiste, tutto si riduce a uno scambio di comunicazioni epistolari dalle quali emerge la realtà di un mondo alienato e tragico che il filo degli affetti e dei ricordi non riesce a tenere unito.
In Inghilterra, secondo Philip Larkin, "i rapporti sessuali incominciarono nel millenovecentosessantatre", "tra la fine del bando a "Lady Chatterley" e il primo ellepi dei Beatles". La giovane coppia protagonista del nuovo romanzo di lan McEwan patisce invece gli ultimi fuochi di un clima diffuso di repressione sessuale. La prima notte di nozze, e prima esperienza sessuale per entrambi, scocca infatti alla vigilia di quell'"annus mirabilis". Tutto avviene in appena due ore, in un antiquato hotel vicino alla celebre spiaggia di ciottoli di Chesil Beach. I due sposi stanno cenando in camera, ma già pensano a quello che accadrà più tardi. Edward è un ragazzo di provincia laureato in storia, indeciso se continuare la carriera accademica o lavorare nell'azienda del padre della sposa. Finalmente farà l'amore con Florence: è piuttosto nervoso e sa, per sentito dire, che deve cercare di controllarsi per non concludere troppo in fretta. Florence prova una profonda repulsione per il sesso, un misto di opprimente solitudine e vergogna; ma è ben attenta a mantenere le apparenze di un matrimonio felice e perfetto, ansiosa di non deludere Edward. Ma quello che succederà di lì a poco segnerà per sempre il destino di entrambi.
Bolfazl è un esule iraniano che ha trovato rifugio in Olanda. Nonostante le difficoltà che deve affrontare in questa nuova esistenza, vive il suo stato di esule con grande forza d'animo, sensibilità, desiderio di comprendere e volontà di integrarsi. Nel suo cammino è aiutato dal vicino di casa René, un ex artista, sposato e con una figlia, che scopre di essere omosessuale. L'emarginazione cui è sottoposto René è identica a quella provata da Bolfazl. Ma per l'iraniano la condizione di diversità è stimolo per una nuova rinascita. E se la crisi di René aumenta e le bottiglie vuote si accumulano nel cortile, la lingua olandese diventa per Bolfazl una chiave per entrare in un mondo nuovo, fatto di sogni e aspettative.
Mentre le pianure arroventate sono in fiamme, la montagna rappresenta l'ultimo, precario, rifugio. E in un monastero alle pendici dei monti vive Bruno, un ragazzo gigantesco, "magro e alto come un ontano verde", che si sente particolarmente legato agli animali minuti, insetti soprattutto: "Mio papà diceva", racconta a chi gliene chiede il motivo, "che i più grandi devono prendersi cura dei più piccoli". La sua mansuetudine, lo sguardo fantasioso e candido fanno sì che a molti sembri uno sciocco, eppure sono proprio quelle doti a renderlo capace di comprendere cose che ai più non è dato vedere né sentire. Nell'abbazia gli viene così affidata la cura degli apiari, fondamentali per il pregiato miele, la propoli, l'idromele, gli unguenti e la cera delle candele. Ma le api sono preziose anche perché è grazie a loro che la natura può rigenerarsi, e Bruno ne diventa fedele custode. Sulle Alpi vive anche il vecchio Johannes. Convinto che il pianeta stia per soccombere a causa dell'avanzata dei nuovi barbari, parte per l'Ortles, la montagna sacra che la leggenda vuole abbia un tempo ospitato in perfetta armonia uomini, animali e piante. Nel cammino verso il sacro monte, Johannes e Bruno sono destinati a incontrarsi fra loro e con Leni, una vivace bambina sordomuta rimasta sola al mondo.
Quale ragazza non sogna di sfondare nel proprio lavoro sfruttando la possibilità di trascorrere un anno all'estero? È proprio questa la grande opportunità che un giorno si presenta a Maddison: ma l'inaspettata promozione arriva sotto forma di un trasferimento dall'altra parte del mondo, in Corea del Sud! Maddison, però, è solo all'apparenza una donna in carriera. In realtà è molto meno motivata delle sue colleghe e per nulla attratta dall'idea di stravolgere la sua vita. Come è possibile che abbiano pensato proprio a lei, che del defilarsi ha fatto da sempre un'arte, che ha il terrore delle novità e di mettersi alla prova? Una volta arrivata in Corea, il suo capo, occhi a mandorla e passaporto americano, non le rende neanche facile adattarsi al nuovo ambiente. Catapultata in un mondo inizialmente ostile, di cui non conosce nulla, di cui detesta le abitudini alimentari e non solo, Maddison si vedrà costretta a tirar fuori le unghie e a crescere una volta per tutte. E non è detto che sulla sua strada non si trovi a inciampare in qualcosa di bello e del tutto imprevisto!
<p><span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 13px; text-align: justify;">Marianna appartiene a una nobile famiglia palermitana del Settecento. Il suo destino dovrebbe essere quello di una qualsiasi giovane nobildonna ma la sua condizione di sordomuta la rende diversa: "Il silenzio si era impadronito di lei come una malattia o forse una vocazione". Le si schiudono così saperi ignoti: Marianna impara l'alfabeto, legge e scrive perché questi sono gli unici strumenti di comunicazione col mondo. Sviluppa una sensibilità acuta che la spinge a riflettere sulla condizione umana, su quella femminile, sulle ingiustizie di cui i più deboli sono vittime e di cui lei stessa è stata vittima. Eppure Marianna compirà i gesti di ogni donna, gioirà e soffrirà, conoscerà la passione.</span><br></p>
Silvia e Gabriele si incontrano in primavera, quando i vestiti sono leggeri e la vita sboccia per strada, entusiasta per aver superato un altro inverno. La prima volta che lui la vede è una vertigine. Lei non è una bellezza assoluta, immediata, abbagliante, è il suo tipo di bellezza. Gli bastano poche parole per perdere la testa: scoprire che nel mondo esiste qualcuno con cui ti capisci al volo, senza sforzo, è un piccolo miracolo, ti senti meno solo. Fuori c'è il mondo, con i suoi rumori e le sue difficoltà, ma quando stanno insieme nel suo appartamento c'è solo l'incanto: fare l'amore, parlare, essere sinceri, restare in silenzio per mettere in ordine la felicità. Fino a quando la bolla si incrina, e iniziano ad affacciarsi le domande. Si può davvero prendere una pausa dalla propria vita? Forse le persone che incontriamo ci servono per capire chi dobbiamo diventare, e le cose importanti iniziano quando tutto sembra finito.
Torino, 1° aprile 1945. Mentre sulle colline infuriano gli ultimi combattimenti tra fascisti e partigiani, in città si attende il derby. Allo stadio Mussolini (che rimpiazza il Filadelfia umiliato dai bombardamenti) si fronteggeranno il Grande Torino e... l'altra squadra, quella bianconera, quella che Ermanno Zazzi, ardito para della Folgore, non riesce neppure a nominare. Irriducibile e agguerrito, lo Zazzi si è votato anima e corpo al Duce non meno che ad Aida, una prostituta veneziana, bella e capace di soddisfare la sua esuberanza virile e littoria. Ma prima di essere un grande fascista e un grande amatore, Ermanno Zazzi è un grande cuore granata. Come se non bastasse la febbre da derby, a infiammare lo spirito dello Zazzi c'è l'arrivo a Torino del suo vecchio camerata germanico Franz Hrubesch, comandante delle SS. Il tedesco ha vissuto l'orrore della campagna di Russia, ha perso l'intera famiglia nel bombardamento di Dresda, eppure indossa il cappello con la testa di morto con antico orgoglio ed è pronto a dare la vita per una causa ormai persa. Tratteggiando con ironia e profondità i destini incrociati dei due, Giuseppe Culicchia ci accompagna per le strade di una Torino ferita ma prossima alla Liberazione. E arriva sulle gradinate di uno stadio esplosivo come una polveriera dove soldati, avventurieri, gente comune, sbandati, torinisti e bianconeri assistono tutti col fiato sospeso al derby più furioso e stupefacente della storia.
Daria è la figlia, il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi. Ada è la madre, che sulla soglia dei cinquant’anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia. Tutto passa attraverso i corpi di Ada e Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono.
Settembre, l'estate sta finendo e le superiori invece sono appena iniziate. E per la prima volta nella loro vita Sara e Lucia non sono in classe insieme. Fino a quel giorno sono sempre state una cosa sola, hanno fatto tutto assieme, perfino nascere. Sono due gemelle quasi identiche (anche i loro genitori fanno fatica a distinguerle). Ma Sara e Lucia sono più che sorelle gemelle, sono amiche inseparabili, complici, confidenti, anche se in fondo hanno caratteri opposti: Sara è riflessiva, prima di fare una cosa ci pensa dieci volte, è tranquilla e ironica, mentre Lucia è caparbia, non conosce regole, è ribelle e divertente. Entrambe sono delle casiniste incredibili. Insomma, l'armonia c'è solo quando sono insieme. Si capiscono con un'occhiata. A volte non hanno nemmeno bisogno di guardarsi per sapere cosa sta provando l'altra, è come se fossero sintonizzate su una stessa frequenza. E quando una delle due è in pericolo, all'altra inevitabilmente si drizzano le antenne. Cosa può mai incrinare una sintonia così profonda? Eppure appena cominciano le superiori, Sara e Lucia iniziano piano piano ad allontanarsi un po' l'una dall'altra, come mai era successo prima. Basteranno amicizie nuove e inaspettate, ragazzi carini e una festa intorno al falò a dividere queste due anime gemelle inseparabili? Le Twins, Ylenia e Nicole Burato, le due gemelle più seguite su TikTok, in questo romanzo divertente di amicizia e sorellanza hanno intrecciato tutti i loro ricordi, le emozioni e i sentimenti, insomma tutto quello che c'è da raccontare della loro vita unica, ma al tempo stesso uguale a quella di tante ragazze e ragazzi di oggi.
Nel suo gruppo di amiche, Gloria è sempre stata la più equilibrata, tanto che in vent'anni non ha mai messo in discussione il rassicurante rapporto con il suo Sergio. Finché l'infarto che ha colpito suo padre non le ha fatto incontrare Bruno Arconati, un affascinante cardiochirurgo che ha salvato la vita del genitore, ma ha complicato la sua, perché i due si piacciono e si desiderano. Per quanto Gloria si sforzi di prendere le distanze da lui, il destino ha deciso altrimenti e le serve il bel chirurgo su un vassoio d'argento durante un congresso medico. Gloria riuscirà a respingerlo? A complicare la sua situazione e quella delle sue amiche del cuore, sulla scena mondiale si presenta un virus feroce che semina morte e dolore, e non risparmierà neppure un protagonista di questa storia. Per fortuna, la voglia di vivere ha il sopravvento. Andreina sta per diventare mamma, ma non ha ancora deciso se svelarlo al padre del bambino, un manager americano ignaro della sua gravidanza. Mentre Maria Sole, la più giovane e sprovveduta del gruppo, dopo il naufragio del suo matrimonio conosce finalmente l'amore, quello vero. E Carlotta, la brillante avvocatessa che ha vissuto mille avventure sentimentali senza prendersi troppo sul serio, sbalordirà le amiche con una rivelazione clamorosa. A dimostrazione che l'amore fa miracoli. Dopo "Festa di famiglia" e "Segreti e ipocrisie", le quattro giovani protagoniste vanno incontro a nuovi batticuori, in un romanzo brillante che rispecchia la realtà e i sentimenti delle donne di oggi.
"Avevamo la sensazione che la vita sarebbe stata una gran cosa" Poeta dell'eccesso, Bukowski porta alta la bandiera di un anticonformismo californiano che ha una lunga storia alle spalle (una storia che comprende Henry Miller, i poeti Beat e una cultura underground tanto articolata quanto pittoresca). In «Compagno di sbronze», forse più che altrove, la vena satirico-umoristica dell'autore assume talora colorature selvagge o addirittura feroci. Colpa dell'atmosfera alienante di Los Angeles («Passai accanto a duecento persone e non riuscii a vedere un solo essere umano»). Ma anche in questi racconti il vitalismo sfrenato, la scelta provocatoria dell'emarginazione e della provvisorietà, la sessualità eternamente in furore sono tanti sberleffi contro il perbenismo conformista, del quale qui si occupa opportunamente l'«Agenzia Soddisfatti e Rimborsati». In fondo al Sunset Boulevard, Charles Bukowski, il "folle", il "fallito", salda il conto con il Sogno Americano. Nuova traduzione di Simona Viciani.
Un'ipotesi dell'autore - una giustificazione per un modo di raccontare così allusivo - è che questo libro potrebbe servire da guida per un amante di percorsi incongrui. E vi è certo dell'incongruo in questa ricerca di un amico disperso, ombra di un passato segnato - s'indovina - da una qualche definitiva rottura; in quest'India conosciuta solo nelle camere d'albergo, negli ospedali, e che pure balugina attraverso i colloqui essenziali con profeti incontrati sui pullman, con gesuiti portoghesi, con gnostici di una società teosofica. Ma è un'incongruità che dall'esplici-tarsi di suggerimenti, da concomitanze che si rivelano necessarie, si riordina a metodo. È il lato notturno e occulto delle cose il tema di "Notturno indiano".
È notte e la nebbia è illuminata a tratti dai fari delle macchine che sfrecciano accanto a lei. Letty si asciuga l'ennesima lacrima e preme ancora più forte il piede sull'acceleratore. Deve correre il più lontano possibile, fuggire da tutti i suoi sbagli, è la cosa migliore per tutti. Perché la sua vita è stata difficile, ha inanellato una serie di errori uno dietro l'altro e adesso tutte le sue paure sono tornate a tormentarla, senza lasciarle una via di scampo. Intanto, ormai molte miglia lontano, i suoi due figli, Alex e la piccola Luna, stanno dormendo serenamente. Non sanno che la mamma li ha lasciati da soli nel loro letto, schiacciata dal terrore di non essere una buona madre. Convinta che senza di lei Alex e Luna saranno più felici. Quando Alex si sveglia e si accorge che Letty non c'è più, capisce che non deve farsi prendere dal panico. Deve occuparsi della sorellina e seguire le regole. Perché Alex ha quindici anni ed è solo un ragazzino, ma è dovuto crescere in fretta per aiutare sua madre Letty e i suoi occhi troppo spesso tristi. A volte guarda verso il cielo e sogna di volare via, in un posto dove l'azzurro del cielo li possa di nuovo colorare di felicità. La sua passione sono la matematica e lo studio delle rotte migratorie degli uccelli. Da loro ha imparato che non importa quanto voli lontano, c'è sempre un modo per tornare a casa. Alex sa che deve trovare il modo di far tornare anche la sua mamma.
"La rovina di Kasch tratta di due argomenti: il primo è Talleyrand, il secondo è tutto il resto" (Italo Calvino). L'Età delle Rivoluzioni racconta il suo naufragio.
Un giovanissimo miliardario vive in un attico su tre piani, colleziona quadri e squali, ha una moglie di prestigio e patrimonio adeguati. Una splendida mattina, spinto da una strana inquietudine, sale in limousine e dice all'autista di portarlo dall'altra parte di Manhattan, nel West Side per "tagliarsi i capelli". Inizia così un viaggio che è una metafora, un attraversamento da est a ovest del cuore del mondo in una sola giornata, un percorso alla ricerca della proprie radici e della morte.
Epico, ironico, poetico, provocatore, è l'inclassificabile mondo di Laxness a rivivere in questa raccolta di novelle, che brillano del fascino e della potenza narrativa dei suoi grandi romanzi. Il lungo viaggio di Zhang Qian per scoprire le terre incantate dell'India; il garzone d'albergo di Reykjavik che in una nazione senza esercito sconfigge i fascisti e l 'aviazione italiana; il sogno di gloria di un giovane contadino che diventa il nuovo Napoleone chiudendosi in un ovile; il dottor Anakananda, profeta di Bruxelles, guida spirituale per corrispondenza e procuratore di Nobel su commissione, che campa sulla superstizione innata nell'uomo diffondendo felicità. Otto storie che danno voce all'Islanda - con i suoi miti e le sue solitudini foriere di sogni, misteri e ingenue saggezze - ma spaziano in terre lontane, dalla Cina imperiale alla Sicilia degli anni Venti, alla Mongolia di Gengis Khan, intessendo la Storia con il quotidiano, la leggenda con esperienze autobiografiche, uno sguardo acuto sulla società e una comprensione profonda dell'animo umano. E che hanno come sotterraneo filo conduttore la "magia" di cui è capace ogni protagonista, intesa come quelle piccole straordinarie imprese che l'uomo sa compiere, nel mondo o dentro se stesso, quando ha la vocazione di andare oltre i confini ammessi, le regole imposte, i facili conformismi, o la sensibilità di accettare i propri limiti. Con lo stesso genio Laxness crea questi otto prodigi letterari.
Inizi del 1200. Firenze è dilaniata dalla guerra civile: guelfi contro ghibellini, papato contro impero. Le torri pullulano di argani e catapulte, pronte a scagliare massi sui tetti. Pur di sopraffarsi, le fazioni lanciano pece infuocata sulle dimore degli oppositori. La città brucia e il sangue scorre nelle strade. Tra i combattenti si distingue un valoroso condottiero, un brillante capo politico, un uomo con forte senso dell'onore: è il giovane Farinata degli Uberti, erede di una delle più antiche e potenti casate cittadine. E proprio Farinata a guidare le truppe fiorentine contro Siena, l'acerrimo nemico di sempre, e a condurle al trionfo da una situazione che pareva disperata. È ancora lui a far garrire i gonfaloni del Giglio sul colle a ridosso delle mura senesi e, dopo la vittoria, a risparmiare la città prostrata. Ma forse a influenzare l'impavido guerriero, lo stratega imbattibile, è stato l'incontro, nel momento più feroce della battaglia, con l'unica donna in grado di tenergli testa, la bella Adeleta, fierissima senese, che invece di fuggire dal nemico e rinchiudersi come le altre tra le mura della città, ha reciso la sua folta chioma, ha impugnato le armi e ha combattuto strenuamente fino alla fine. Due anime intrepide e pugnaci che non potevano che innamorarsi e legarsi per sempre. Ma il più grande amore di Farinata resta Firenze e la fedeltà ai propri ideali.
Tommaso Rovere ha cinque anni e i suoi genitori stanno attraversando una crisi di coppia. Un torrido giorno d'estate, il padre, perso dietro le proprie bugie e a diversi affanni, dimentica il figlio in auto. Mentre parla con foga al cellulare, finisce sotto le ruote di un pirata della strada ed esce per sempre di scena. Tommaso resta in auto, prigioniero del seggiolino che avrebbe dovuto difenderlo, sul ciglio di una via deserta, nella città vuota del ferragosto. Mai ha sofferto così tanto il caldo, la sete e la fame. Mai ha sperimentato una solitudine più profonda, e una più profonda disperazione. Ma è davvero solo come sembra? Mentre rari passanti sfiorano la macchina senza vederlo o senza poterlo aiutare, e mentre la canicola lascia il posto a un nubifragio apocalittico e infine alla notte, qualcuno gli fa visita...