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È uno strano autunno, un autunno in cui le foglie non vogliono cadere e tutti si domandano perché. Se lo chiede Federico, un bambino senza Play Station, il cui unico divertimento è scivolare sulle foglie secche. E se lo chiede anche il giardiniere Stanislao, che non ha più lavoro. Per non parlare dei vermini che non possono più nascondersi sotto le foglie e vengono mangiati in gran quantità dagli uccellini, che diventano obesi. Ma più di tutti se lo chiede la timida scoiattola Squirri, innamorata di Volpo, il volpacchiotto giocatore di pallacanestro. Squirri ha bisogno che le foglie cadano per poter vedere dalla finestra e quindi fa un'indagine per capire perché le foglie non cadano, ma nessuno sa risponderle. Né Gufo, un timido gufo delle nevi, né gli studiosi in biblioteca, né i libri, che la guardano con simpatia senza rispondere... Solo Vento e Pioggia possono capirci qualcosa: la colpa è tutta di Lina, una foglietta di tiglio capricciosa, innamorata di Marti, una fogliolina di ippocastano, che sta su un ramo proprio di fronte al suo. Ma è giusto essere felici se la tua felicità turba quella degli altri? Non è meglio che trionfi la legge dell'armonia universale?
La vita di Macon Leary è organizzata con la precisione di un meccanismo a orologeria. Giorno dopo giorno, la sua esistenza si svolge, secondo regole accuratamente prestabilite, tra la stesura di guide turistiche per uomini d'affari, le passeggiate con Edward, simpatico cagnetto vagamente nevrotico, e il continuo perfezionamento delle proprie abitudini. Persino il dolore, quello per la tragica morte del figlio e per il successivo abbandono da parte della moglie, sembra non scalfire il mondo ordinato di Macon. Ma il destino ha in serbo per lui un colpo a sorpresa. Si chiama Muriel Pritchett, ha una massa ribelle di riccioli, un bambino bisognoso di cure ed è un turbine di incontrollabile disordine. Più a nulla varranno le resistenze, la pazienza, il metodo, la fuga; è arrivata la vita e Macon non può più nascondersi.
Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Proprio quel giorno avrebbe compiuto ventisette anni. Robert Capa, in prima fila, è distrutto: erano stati felici insieme, lui le aveva insegnato a usare la Leica e poi erano partiti tutti e due per la Guerra di Spagna. Nella folla seguono altri che sono legati a Gerda da molto prima che diventasse la ragazza di Capa: Ruth Cerf, l'amica di Lipsia, con cui ha vissuto i tempi più duri a Parigi dopo la fuga dalla Germania; Willy Chardack, che si è accontentato del ruolo di cavalier servente da quando l'irresistibile ragazza gli ha preferito Georg Kuritzkes, impegnato a combattere nelle Brigate Internazionali. Per tutti Gerda rimarrà una presenza più forte e viva della celebrata eroina antifascista: Gerda li ha spesso delusi e feriti, ma la sua gioia di vivere, la sua sete di libertà sono scintille capaci di riaccendersi anche a distanza di decenni. Basta una telefonata intercontinentale tra Willy e Georg, che si sentono per tutt'altro motivo, a dare l'avvio a un romanzo caleidoscopico, costruito sulle fonti originali, del quale Gerda è il cuore pulsante. È il suo battito a tenere insieme un flusso che allaccia epoche e luoghi lontani, restituendo vita alle istantanee di questi ragazzi degli anni Trenta alle prese con la crisi economica, l'ascesa del nazismo, l'ostilità verso i rifugiati che in Francia colpiva soprattutto chi era ebreo e di sinistra, come loro. Ma per chi l'ha amata, quella giovinezza resta il tempo in cui, finché Gerda è vissuta, tutto sembrava ancora possibile.
Il libro è un romanzo d'avventura nel senso più classico della parola, giacché si pone nell'alveo di quella lunga e fortunata tradizione francese che annovera tra i suoi rappresentanti Stendhal e Dumas. Il protagonista è un giovane ufficiale degli ussari, Angelo Pardi, che è fuggito nel 1831 dal Piemonte dopo aver ucciso una spia austriaca e che si trova ad attraversare una Provenza assolata e devastata dal colera: Angelo è uomo di principi saldi e di grande spirito; è pronto a rischiare la propria vita, se necessario, per difendere il suo onore o anche solo per soddisfare la sua curiosità. Mentre fugge sui tetti di una cittadina occitanica, inseguito da una folla che gli dà la caccia, Angelo incontra una giovane donna, bella e disperata. E da quest'incontro nasce una vicenda che porta l'uomo e la donna ad attraversare l'intero Midi francese, tra duelli, imboscate e pericoli di tutti i generi, per arrivare nel luogo che rappresenta la salvezza lontana e la fine del loro viaggio insieme. Ma l'avventura, per Angelo Pardi, non finisce qui: il suo sguardo è rivolto verso est, verso l'amatissima Italia, che sta ormai entrando negli anni del Risorgimento, di cui Angelo sente di dover far parte...
Tutte le favole di Luis Sepúlveda in un'opera unica: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare; Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico; Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza; Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà; Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa. Cinque grandi storie di amicizia, differenza e amore e rispetto per la natura, capaci di divertire e commuovere più generazioni di lettori, perché questa è la magia del grande scrittore cileno.
Sam vive a North London; sedici anni, gli ormoni impazziti e una passione grande, come tutti i suoi coetanei: lo skateboard. E l'Eroe, il suo Eroe, è Tony Hawk, il più grande skater del mondo. Lui lo adora, ha il suo poster in camera, gli parla, si confronta con lui. E a chi se non al proprio eroe si possono raccontare le paure, le ansie, i problemi? Forse a una mamma come quella di Sam, giovane, carina, comprensiva, che ha conquistato anche gli amici del figlio. Del resto lei è una mamma davvero particolare e molto vicina al figlio, visto che lo ha avuto a sedici anni. E proprio a quella stessa età Sam conosce Alicia, con la quale è amore a prima vista, passione totalizzante e simbiotica come può esserlo solo a quell'età. Ma poi purtroppo, proprio quando - come succede solo a quell'età - il rapporto si sta ormai sfilacciando, Alicia scopre di essere incinta. Terrorizzato dal dover annunciare ai rispettivi genitori la drammatica verità e distrutto dalla visione terribile di un futuro fatto di pannolini e incomprensioni matrimoniali - prospettatagli dal suo idolo che tra le altre mille qualità ha anche quella di farlo "viaggiare" nel futuro - , Sam sceglie la fuga ad Hastings. Ma la sua fuga avrà breve durata.
Willa Drake ha speso la vita nel tentativo di essere una donna affidabile, ragionevole, accomodante. L'esatto contrario di quella madre volubile, dal carattere impetuoso, che con i suoi umori violenti ha turbato la serenità della sua infanzia. Per questo ha acconsentito a un matrimonio forse precipitoso, finendo per rinunciare alle sue aspirazioni accademiche; per questo ha cercato di essere sempre comprensiva con i figli e di perdonare al marito la colpa più imperdonabile, quella di averla lasciata vedova. Troppo spesso, insomma, Willa ha permesso a qualcun altro di scegliere al suo posto. Fino a un pomeriggio di metà luglio come tanti, in cui una telefonata la sorprende mentre sta riordinando le sue fasce per capelli. Una telefonata da Baltimora, dove vive il suo figlio maggiore. Non è lui a cercarla: è una donna sconosciuta, che però è convinta di sapere molto di lei e, soprattutto, di avere urgente bisogno del suo aiuto. Senza dissipare l'equivoco, Willa decide impulsivamente di partire, nonostante la perplessità del secondo marito, che vorrebbe trattenerla. Willa si troverà a badare a una bambina di nove anni che non è sua nipote, ma un po' lo diventerà; a portare a spasso un cane che da subito le obbedisce; a inserirsi nelle dinamiche di una comunità che non è la sua, ma forse potrebbe esserlo. Perché forse per Willa è arrivato il momento di aprirsi a nuovi legami, di scegliere stavolta la propria famiglia, per ricominciare.
Carla, insegnante di lettere in un liceo di Torino, è la voce narrante di questo romanzo. Al centro della vicenda sono i problemi quotidiani con cui la protagonista deve confrontarsi, ma soprattutto il rapporto intenso e profondo che instaura con una sua allieva particolarmente sensibile e intelligente, Tanni. Nasce tra loro una complicità che porterà la ragazzina a confessare una difficile situazione familiare, con la madre che se ne è andata, il padre che ha qualche problema con l'alcol e un fratello più piccolo da accudire. Ed è solo con lei che Carla condividerà un progetto apparentemente folle, cui ha dedicato tempo e passione: quello di far volare le galline che alleva nel giardino di casa.
<p><span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 13px; text-align: justify;">Nel 1936, mentre Madrid è sotto le bombe dell'esercito nazionalista, il giovane Guillermo García Medina, ispirato dalle idee libertarie del nonno che lo ha cresciuto, diventa «il medico dei rossi» e presta soccorso ai combattenti repubblicani, imparando a praticare le prime trasfusioni di sangue. A casa sua si rifugia la vicina e amica d'infanzia Amparo Priego, seducente e sfacciatamente falangista, a cui lo lega un sentimento ambiguo e fortissimo. Ma Guillermo è consapevole che all'entrata in città delle truppe di Franco il loro legame è destinato a dissolversi e che lo aspetta il plotone d'esecuzione. A salvarlo, offrendogli il lasciapassare per una nuova esistenza, è il più illustre dei suoi pazienti, un uomo misterioso che nel corso di una convalescenza fatta di conversazioni e partite a scacchi è diventato il suo migliore amico: Manolo Arroyo Benítez, che di mestiere fa la spia. La loro amicizia si dipana in una storia avventurosa che si muove nel tempo e nello spazio, i cui personaggi - soldati, diplomatici, nazisti, agenti della CIA - si rincorrono tra Svizzera e Inghilterra, Germania e Russia, Stati Uniti e Argentina. La missione principale dei due amici, negli anni della Guerra fredda, sarà quella di smascherare un'organizzazione clandestina volta a far espatriare i criminali del Terzo Reich, sottraendoli alla condanna. A dirigerla, dal cuore della capitale spagnola, è una donna di nome Clara Stauffer, nazista e falangista.</span><br></p>
La violenza ha sempre svolto un ruolo importante negli affari umani. In questo breve saggio la Arendt dà ragione della sua affermazione ripercorrendo i fatti della nostra storia recente: dal Black Power americano alle manifestazioni studentesche degli anni Sessanta. Il rapporto fra violenza, potere, forza e autorità; i limiti della violenza; la differenza tra violenza collettiva e individuale; le sue cause e le sue origini. Questi sono solo alcuni degli argomenti trattati. Una radiografia del fenomeno in tutte le sue espressioni, variazioni e implicazioni, alla quale non mancano il tono di una passione politica e morale.
<p><span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 13px; text-align: justify;">Un romanzo vero, ma allo stesso tempo un'opera di finzione. La finzione, però, in questo caso non è frutto della fantasia dell'autore, ma è opera dello stesso protagonista, Enric Marco. Chi è Enric Marco? Un novantenne di Barcellona, militante antifranchista, che negli anni Settanta è stato segretario del sindacato anarchico - la CNT - e in seguito ha presieduto l'associazione spagnola dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, ricevendo numerosi riconoscimenti per il coraggio dimostrato negli anni e la testimonianza degli orrori del lager. In realtà, è un impostore. Nel 2005 la sua menzogna è stata pubblicamente smascherata. Enric Marco, come ha rivelato uno storico, non è mai stato internato a Flossenbiirg. E l'intera sua vita è un racconto intessuto di finzioni, dalla sua partecipazione alla guerra civile alla militanza antifranchista. Dieci anni dopo, Javier Cercas traduce in un romanzo audace, che sfida le convenzioni narrative, l'enigma del personaggio, le sue verità e le sue bugie. In queste pagine intense si dipana un intero secolo di Storia, raccontato con la passione di un sovversivo della letteratura e un'ammirevole onestà dissacratoria.</span><br></p>
<p><span style="caret-color: rgb(33, 37, 41); color: rgb(33, 37, 41); font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 13px; text-align: justify;">Spagna, ultimi mesi della guerra civile. Durante la ritirata delle truppe repubblicane verso la frontiera francese viene presa la decisione di fucilare un gruppo di prigionieri franchisti. Tra loro si trova Rafael Sánchez Mazas, fondatore e ideologo della Falange. Quando la sua sorte sembra ormai segnata, Sánchez Mazas riesce a scampare alla fucilazione di massa e si nasconde in un bosco. Uno dei miliziani mandati sulle sue tracce lo raggiunge ma incredibilmente lo lascia fuggire. Passano molti anni e nell'estate del 1994 un giornalista per caso viene a conoscenza di questa storia. La figura di Sánchez Mazas, scrittore e poeta, e il mistero del miliziano che gli fa grazia della vita lo affascinano. È l'inizio di un'avventura fatta di ricerca delle fonti, di interviste ai testimoni ancora in vita, di momenti di sconforto quando le impronte della storia si confondono, di speranza quando il filo che unisce il presente alla memoria sembra ricomporsi, di commozione. Ma il giornalista è tenace. Ha per le mani un'opportunità che cercava da tempo: quella di scrivere un racconto insieme straordinario e del tutto autentico. E infine si imbatte nel testimone a lungo cercato. Gli esiti della ricerca sono il presente romanzo e la scoperta di come sia fatto un eroe, uno dei tanti eroi dimenticati, protagonisti nell'ombra della Storia.</span><br></p>
Evie Decker non ha senso del ritmo e nutre ben poco interesse per la musica. Eppure, all'epoca del rock and roll, anche a una timida e goffa adolescente di provincia può capitare di innamorarsi di un cantante - o aspirante tale -, Drum Casey. Lo sente parlare alla radio, lo segue ai concerti, va ad ascoltarlo nel locale di periferia dove si esibisce e finalmente, stanca della propria invisibilità, compie un gesto estremo che le guadagna la sua attenzione. E il suo amore. Ma se il sentimento di Evie è autentico e profondo, spassionato fino all'abnegazione, quello di Drum non è che un'egoistica ricerca di conferme. Non riesce a tenere il passo con la vita, immobile nel proprio egocentrismo, mentre Evie al suo fianco cambia e cresce. Partendo dalla ribellione adolescenziale, attraverso le responsabilità di una tormentata relazione di coppia, Evie raggiunge la maturità: scopre il coraggio delle proprie scelte e trova un'identità adulta. In questo romanzo dall'ambientazione molto caratteristica - la provincia americana degli anni Sessanta - incontriamo due personaggi universali, attualissimi perché fuori dal tempo.
Aaron, giovane vedovo ancora sconvolto dalla perdita della moglie Dorothy, comincia a riceverne le visite. Per strada, al mercato, al lavoro, Dorothy lo affianca silenziosa nei mesi del lutto. Per Aaron, balbuziente, leggermente zoppicante, soffocato per tutta la vita dalle attenzioni di donne troppo premurose - dalla madre apprensiva alla sorella invadente, alle fidanzate votate più ad assisterlo che ad amarlo - l'incontro con Dorothy era stato una liberazione. Finalmente una donna diretta, pratica, quasi asociale ma per nulla sentimentale e soprattutto refrattaria a ogni pietismo, una donna che lo trattava come un uomo e non come un bambino da accudire. Insieme si erano costruiti un rifugio, vivendo in una simbiosi assoluta che portava ciascuno a coltivare le proprie idiosincrasie e ad amplificare quelle dell'altro. Ma ora che lei non c'è più, tranne che nelle sue brevi apparizioni, Aaron è costretto ad avventurarsi di nuovo in un mondo dove i vicini di casa lo foraggiano ogni giorno con abbondanti provviste di cibo; la sorella insiste per ospitarlo; i colleghi fanno di tutto per rendergli la vita più facile e qualcuno già cerca di combinargli un incontro con una giovane vedova altrettanto sola e bisognosa d'affetto. Con tono leggero e divertito, e la consueta capacità di tratteggiare i personaggi, Anne Tyler descrive il percorso tortuoso che dallo smarrimento della perdita conduce alla scoperta di nuove, infinite possibilità, sfociando in un inno alla vita e alla sua stupefacente varietà.
Micah Mortimer è un uomo molto abitudinario. Tecnico informatico, si divide tra i computer e il condominio di Baltimora dove abita e lavora come tuttofare. È pienamente soddisfatto della sua esistenza e della relazione con Cass, anche questa ben incanalata sui binari della routine. Le sue giornate si susseguono senza scossoni: la corsa del mattino, seguita da doccia, colazione e pulizie di casa, il pranzo, gli incontri coi clienti che lo chiamano per una consulenza e le serate, a volte con Cass, a volte da solo. Ma un giorno alla sua porta si presenta Brink, il figlio adolescente di Lorna, con cui Micah aveva avuto una storia al college. Il ragazzo, dopo un passo falso a scuola e in crisi con la famiglia, ha deciso di rintracciare Micah, convinto che tra loro possa esserci un legame, e di chiedergli ospitalità. Questa visita inaspettata obbliga Micah a riconsiderare il suo passato e a guardare con altri occhi tutto quello che fino ad allora aveva dato per scontato, facendogli capire cosa conta davvero e come averne cura. Perché a volte abbandonare il conforto rassicurante delle abitudini può aprire la strada a una vita più autentica.
Nati a Calcutta negli anni tormentati dell'indipendenza indiana, i fratelli Subhash e Udayan, fisicamente molto simili, sono anche l'uno l'opposto dell'altro. Silenzioso e riflessivo il primo, ribelle ed esuberante il secondo. Così, quando sul finire degli anni Sessanta nelle università bengalesi si diffonde la rivolta di un gruppo maoista, Udayan vi si getta anima e corpo; Subhash invece se ne tiene alla larga e preferisce partire per gli Stati Uniti. Ma quando Subhash scopre cosa è accaduto a Udayan si sente in dovere di tornare a Calcutta per farsi carico della sua famiglia e curare le ferite causate dal fratello, a partire da quelle che segnano il cuore di Gauri, la moglie. Questa donna indipendente e forte, insieme alla bambina che porta in grembo, diventa il legame indissolubile tra i due fratelli e assume un ruolo centrale in una storia di sentimenti e abbandoni, di fughe e di ritorni.
Come si fa a diventare buoni? E soprattutto, che cosa significa essere buoni? Katie Karr non se l'è mai chiesto: una donna che ha scelto di diventare medico per aiutare gli altri e che ha cresciuto i figli ai valori morali più profondi non ha nemmeno bisogno di chiederselo. Finché quella donna non tradisce il marito. E allora il marito, David, decide di dare una svolta alla sua vita. Abbandona le arguzie sarcastiche con le quali non risparmiava nessuno, nemmeno la moglie e i figli, e rinuncia a versare veleno su tutto e tutti nella rubrica che firmava regolarmente su un quotidiano locale; insomma smette di essere "l'uomo più arrabbiato di Holloway" per diventare buono. Ma buono sul serio, facendo perdere a Katie ogni punto di riferimento.
Ci sono coppie in perenne calma piatta. Annie e Duncan lo sanno bene. Convivono da quindici anni a Gooleness, torpida cittadina inglese sul mare, e la loro esistenza è scandita da qualche lettura in comune, l'uscita di un nuovo film, ogni tanto un concerto a Londra. Non hanno figli e nemmeno rischiano di averne, vista l'evanescenza della loro vita sessuale. Ma da un po' di tempo Annie prova un impellente desiderio di maternità, mentre Duncan non fa che coltivare la sua unica, ossessiva passione: Tucker Crowe, cantante cult americano sparito dalla scena musicale intorno alla metà degli anni Ottanta. La venerazione per Tucker, condivisa via Internet da qualche centinaio di adepti sparsi per il mondo, assorbe ogni istante delle sue giornate; e Annie comincia a chiedersi che senso abbia continuare una relazione che forse è stata solo una perdita di tempo. In questa quiete inamovibile, a Duncan arriva per posta una versione inedita dell'album più famoso di Tucker. È la scintilla che innesca una serie di eventi inaspettati, che porterà l'insoddisfatta Annie a conoscere Tucker in persona... Il nuovo romanzo di Nick Hornby si snoda sotto il binomio amore e musica, ma coglie anche in modo inatteso, originale, il tema della creatività e dei suoi alti e bassi, incarnato da questo ex musicista squattrinato in perpetua crisi, titanico esempio di fallito sentimentale.